Chiuse 73.000 industrie da 3 addetti in su e le stime di associazioni di imprenditori per i primi 3 mesi del 2021 sono fortemente negative per via della mancanza di liquidità d’impresa.
Nelle analisi pubblicate oggi sulle aziende in crisi, Confcommercio prevede la chiusura definitiva di oltre 390 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi, a fronte di 85 mila nuove aperture.
Confesercenti annuncia il rischio chiusura per 150 mila imprese del terziario, e Confartigianato prevede che 1 impresa su 5 avrà difficoltà nel proseguire l'attività nei prossimi mesi.
In questo scenario di crisi d’impresa, le società in liquidazione aumentano e la ripresa economica è lontana, ci sono aziende che incrementano il fatturato dopo aver rielaborato il proprio business model adeguandolo ai nuovi paradigmi dei mercati.
Questa crisi ha fatto leva sui tanti punti deboli delle nostre pmi, a partire dall'attenzione verso il cliente. Molte stanno ripartendo proprio da qui, mettere il cliente al centro delle attenzioni e formulare offerte concrete che possano aiutarlo nel raggiungimento dei suoi obiettivi.
Il marketing strategico risulta essere la base migliore per la riprogettazione della competitività aziendale.
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